Aggiornamenti via Torino: la risposta del Sindaco Tatiana Cocca
Pubblicato il 20 agosto 2018 • Viabilità
Cormano va avanti convinta sull'inversione del senso di marcia in via Torino per garantire la sicurezza di pedoni, ciclisti e automobilisti. Ecco la risposta del Sindaco Tatiana Cocca alla Prefettura, sollecitata dal Comune di Novate Milanese.
Gentilissimi Sindaci e Illustrissimo Sig. Prefetto,
con nota 16597 pervenuta il 01/08/2018, il Sindaco di Novate Milanese, interviene in merito alla problematica della regolazione della viabilità di Via Torino, a Cormano, in quanto, “la potestà di regolazione della circolazione, appartenendo ad entrambi gli enti, deve essere esercitata congiuntamente da entrambi in modo congruo e, appunto, condiviso.”
Aldilà delle sbavature tecnico-giuridiche e sorvolando sulla grammatica istituzionale, siamo ben consapevoli che un intervento sulla viabilità in un contesto locale può produrre effetti anche in contesti territoriali piuttosto distanti e abbiamo sempre improntato la nostra azione in termini di reciprocità.
Abbiamo avuto modo di provare sulla nostra pelle quanto certi interventi sulla viabilità possano avere effetti pesanti sulla circolazione dei territori contermini.
Ci riferiamo in particolare all’intervento unilaterale di chiusura del sottopasso di Via La Cava, deciso nel 2013 da parte del Comune di Bollate ed eseguito nei mesi scorsi, che ha penalizzato fortemente la viabilità sul territorio di Cormano.
Accogliamo, dunque, con favore ogni ragionamento realmente orientato in termini di riconoscimento reciproco delle differenti istanze che i territori presentano.
Teniamo a precisare, tuttavia, che la propensione a interpretare e ri-orientare metodi e strumenti deve essere una modalità assunta e fatta propria da tutte le parti in causa.
Al riguardo, con rammarico, constatiamo che nessuno, fatta eccezione per il Comune di Cormano, ha operato - sinora - una adeguata riflessione sulle condizioni di sicurezza attuali e su quelle future della circolazione all’incrocio Via dei Giovi / Via Torino.
L’ordinanza appena emessa, già trasmessa non nota a parte, ha come proprio presupposto motivante - appunto - la sicurezza di veicoli e pedoni.
Rimaniamo fermamente convinti che se non si assume questo presupposto come elemento fondante di ogni decisione, difficilmente si potrà concordare sul resto.
Per tale motivo, abbiamo respinto il ragionamento per cui il doppio senso si può fare, comunque.
Sul piano tecnico, alla luce delle prescrizioni del Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti “Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade” del 2001, risulta inapplicabile la riproposizione del doppio senso di marcia sulla Via Torino.
Come abbiamo già avuto modo di spiegare, in Via Torino, il tipo di strada, i volumi e la natura del traffico non consentono l’adozione del modulo di corsia di mt. 2,75, considerata l’inesistenza di banchine o marciapiedi che possano rendere sicuro il transito di eventuali pedoni o ciclisti e considerato anche il passaggio di autocarri che - seguendo le indicazioni dei navigatori satellitari - anche nell’ipotesi di divieto di transito ai mezzi pesanti, verrebbe – comunque, anche solo in parte - a riversarsi sul percorso Via Cavour/Via Torino.
Va ricordato che l’incrocio è altresì attraversato dalla linea tranviaria Milano Limbiate esercìta da ATM e che qualsiasi decisione deve tener conto delle specificità che l’interferenza tranviaria necessariamente comporta sul piano viabilistico e della sicurezza della circolazione e deve altresì attenersi al rispetto degli standard di sicurezza del servizio tranviario.
E’ da respingere - dunque - ogni considerazione in base alla quale “il ripristino della circolazione preesistente potrebbe, a rigore, essere anche riattivato poiché riferito ad una situazione antecedente al nuovo Codice della Strada “.
Anche solo il buon senso (se non vogliamo invocare gli obblighi di legge) porta a dire che un intervento fatto oggi deve rispondere alle norme tecniche vigenti oggi e non può essere realizzato secondo normative non più in vigore.
L’esperienza ci insegna che controlli e precauzioni non sono mai abbastanza; pensare l’impensabile (thinking the unthinkable) è l’imperativo che si impone sempre sul piano della sicurezza delle persone.
Al riguardo, i recenti fatti di cronaca riferiti al dramma che sta vivendo la Città di Genova dovrebbero essere di sufficiente monito per tutti.
Quanto al senso unico direzione Cormano siamo a ribadire che la sperimentazione - esperita a far data dal 06/02/2017 ad oggi - del senso unico in Via Torino da Novate in direzione Cormano ha evidenziato non poche criticità, sul piano della sicurezza, tra cui :
- in arrivo all’intersezione sulla via dei Giovi, il traffico proveniente da Novate va in conflitto con veicoli provenienti da Cormano sulla Via dei Giovi;
- l’estrema pericolosità della svolta a sinistra verso Cormano: attualmente, infatti, gli automobilisti diretti a Cormano tendono a invadere la corsia opposta di marcia di Via dei Giovi direzione Milano;
- è nulla la visibilità della metrotranvia Milano-Limbiate in provenienza da Milano per il traffico veicolare proveniente da Novate;
- è nulla la visibilità del traffico veicolare proveniente da Novate per il conducente della metrotranvia proveniente da Milano;
- l’assenza di banchina o marciapiede determina condizioni di estremo pericolo per pedoni e ciclisti.
La conferma del senso unico direzione Cormano, per assicurare uno standard di sicurezza sufficientemente adeguato, necessita - stante le difficili condizioni di visibilità all’incrocio - dell’istituzione dell’obbligo di svolta a destra verso Milano con impianto semaforico e impianto SOA, segnalatore ottico acustico.
Non voler considerare le ragioni della sicurezza - come pure da qualcuno non vengono considerate - sarebbe presupposto per l’assunzione di pesanti responsabilità sul piano del rispetto della normativa, della sicurezza della circolazione e della incolumità delle persone.
Siamo stati – e siamo - disponibili ad un confronto con tutti gli attori in gioco (compresi i privati proprietari delle aree interessate); ciò non può prescindere, tuttavia, dal fatto che il dialogo deve essere fondato su basi realistiche che riconoscano come prioritarie e fondanti le istanze di sicurezza della circolazione di persone e veicoli.
Il Sindaco Tatiana Cocca