Questa mattina celebrazione del IV novembre - Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate

Pubblicato il 8 novembre 2020 • Ricorrenze istituzionali

Nella Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate, anche in un momento così particolare, celebriamo e rendiamo omaggio a valori su cui si costruisce il vivere di ogni giorno e il nostro futuro, grazie alle persone che hanno reso possibile il loro concretizzarsi alla conclusione della Prima Guerra Mondiale. Sembra un paradosso parlare di valori in relazione ad una guerra, ma anche la situazione attuale ci aiuta a focalizzare la prospettiva. Sacrificio, lealtà, unione per raggiungere un più alto bene comune, sono oggi come allora ciò che spinge il nostro agire se crediamo che ognuno di noi sia chiamato a costruire il nostro Paese, a farlo crescere, a plasmarlo perché sia unito e forte di questa unità.

Il sacrificio rende prezioso il nostro ruolo nella comunità, perché dice quanto di noi stiamo spendendo: se non c'è sacrificio, se non c'è rinuncia, se non c'è fatica non riusciremo a capire quanto valga quello che abbiamo, quello che altri hanno costruito per noi e che noi dobbiamo costruire per gli altri. E così rischiamo di banalizzarlo, di svalutarlo, di ritenerlo insignificante, come un dettaglio di nessuna importanza visto che nessuno sforzo abbiamo fatto per averlo.
Vale per le cose grandi, vale per le cose piccole: i gesti quotidiani di ciascuno di noi come i grandi gesti eroici di quelli che per missione si mettono a disposizione di tutti bisogna vederli, apprezzarli, riconoscerli in tutto il loro valore. E quando si sacrifica qualcosa di sé per costruire insieme un Paese migliore, bisogna farlo con lealtà, con sincerità, con integrità. Se il nostro agire è a discapito degli altri, non costruisce ma distrugge. Costruire una comunità leale, fedele, cristallina dovrebbe essere uno dei nostri desideri: potersi fidare gli uni degli altri, sapere che possiamo contare sul supporto di chi percorre la nostra stessa strada fa' sì che possiamo mettere tutte le nostre energie nell'edificare poiché non abbiamo bisogno di guardarci da chi vuole abbattere. Possiamo andare avanti solo se sappiamo che dietro di noi c'è chi condivide il nostro stesso obiettivo e camminerà con noi, possiamo crescere solo se non ci ostacoliamo ma invece ci proteggiamo a vicenda e tutti proteggiamo i più deboli, chi non può difendersi da solo.Questo costruisce l'unità: un corpo variegato nelle sue specifiche aspirazioni e capacità, nei ruoli e nei compiti, le cui membra non si danneggiano a vicenda ma si danno forza e sostegno.Se dentro il nostro stesso corpo si annida chi lo distrugge, conosciamo bene le terribili conseguenze a cui andiamo incontro. Lavoriamo invece affinché l'unione di genti e di intenti costruisca un organismo armonico che cresce e costruisce crescita insieme, senza lasciare indietro nessuno. L'unione e non la divisione ci permette di sconfiggere il nemico, anche se è invisibile come un virus, perché ognuno fa la propria parte e la mette insieme a quella di tutti.Onoriamo coloro che hanno incarnato questi valori più di cento anni fa per unire l'Italia.Celebriamo coloro che oggi, ogni giorno, rendono vivi e attuali questi valori : uomini e donne a cui  dobbiamo poter guardare con la sicurezza che si prenderanno cura di tutti noi quando noi non ce la faremo da soli. Grazie alle nostre Forze Armate per essere sempre presenti dove c'è bisogno di loro, grazie per mostrarci ogni giorno cosa vuol dire in concreto il sacrificio, la lealtà, l'unità affinché tutti possiamo essere liberi.

Non c'è libertà senza pace, non c'è pace senza unità.Viva le Forze Armate, viva l'Italia unita!

 

Luigi Magistro


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